“Riforma Cartabia, cosa cambia nelle valutazioni delle procedure immobiliari” è il titolo del nuovo corso di formazione online di Geo.Val. Esperti in estimo immobiliare, che si terrà il 24 maggio 2024 (QUI la news). Un appuntamento finalizzato al puntuale e corretto aggiornamento dei professionisti tecnici, che si occupano delle perizie estimative dei beni, sulla riforma Cartabia che indubbiamente impatta nell’esercizio delle loro attività. Una sessione di studio che offre una panoramica concettuale e operativa, illustrando con particolare riguardo ogni novità rispetto alla procedura esecutiva immobiliare.
Allo scopo di sottolineare il valore della sessione formativa, introduciamo gli interessati a un approfondimento del tema, grazie all’intervista rilasciata dal relatore Elisa Tagliaro Fortuna.
Quali sono le principali novità della riforma Cartabia che interessano il valutatore immobiliare?
La riforma Cartabia conferma il ruolo centrale dell’esperto stimatore già dall’inizio della procedura esecutiva, prevedendo espressamente che tale figura venga affiancata dal custode giudiziario, sia nello studio preliminare del fascicolo, sia in sede di primo accesso.
In particolare, cosa cambia nello studio preliminare del fascicolo della procedura?
La riforma Cartabia ha ulteriormente abbreviato i termini processuali per il deposito della documentazione ex art. 567 c.p.c. e la check list non è più solo un modello introdotto dalle buone prassi dei vari Tribunali ed incentivato dal CSM, ma diventa un vero e proprio “compito” per gli ausiliari del GE.
Quali sono le insidie legate ad una documentazione ex art. 567 c.p.c. inidonea e/o incompleta?
La documentazione ex art. 567 c.p.c. riveste un ruolo fondamentale nello studio preliminare del fascicolo. A fronte di eventuali incompletezze della stessa, il GE può disporre che il creditore procedente integri la stessa ma nei casi più gravi, il GE può anche estinguere la procedura.
Quali sono i punti di forza di questo corso?
Il corso non ha l’obiettivo di formare dei giuristi, ma dare ai tecnici delle informazioni ed un modus operandi che permetta di loro di avere quantomeno il “sentore” del fatto che ci possano essere dei problemi procedurali e tecnici da condividere con il custode giudiziario per decidere il da farsi.
Quale è, secondo Lei, il vero punto di forza delle procedure esecutive immobiliari?
Ritengo che il punto di forza delle esecuzioni immobiliari, al fine di garantire l’efficienza e la velocità del procedimento, sia la stretta collaborazione tra gli ausiliari, in un continuo confronto tra esperto e custode.
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