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Intervista al Geometra Matteo Negri, valutatore immobiliare qualificato

8 Ottobre 2025
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“L’evento dell’8 ottobre rappresenta un’occasione importante di confronto tra professionisti e istituzioni della categoria. È un momento di dialogo tecnico e di aggiornamento, promosso dal Consiglio Nazionale e da Geo.Val, dedicato all’approfondimento dell’estimo moderno e delle cosiddette best practice estimative, riconosciute oggi come standard internazionali di riferimento per la professione.”

Negri spiega che il valore aggiunto dell’incontro è duplice: da un lato, l’aggiornamento sugli standard valutativi europei; dall’altro, la possibilità di capire in che modo questi si traducano in strumenti operativi per i geometri che si occupano di stime immobiliari.

“Nel corso della giornata verranno illustrate le più recenti novità nel campo dell’estimo, con un focus sulle linee guida e sui principi estimativi definiti dal TEGoVA, il gruppo europeo che riunisce le principali associazioni di valutatori, di cui anche il nostro Consiglio Nazionale è parte attiva. Si parlerà delle moderne tecniche di valutazione immobiliare e del percorso per ottenere la qualifica europea di valutatore riconosciuto, il cosiddetto REV – Recognized European Valuer.”

La qualifica REV e la specializzazione del geometra moderno
“Diventare un valutatore riconosciuto a livello europeo significa dimostrare competenze, metodo e conoscenza della materia. È un modo per dare alle proprie committenze – che oggi vanno dagli istituti bancari ai fondi immobiliari, dai tribunali alle pubbliche amministrazioni – la garanzia di una consulenza fondata su criteri oggettivi e internazionalmente validati.”
Il professionista aggiunge che la figura del geometra valutatore non è un’evoluzione facoltativa, ma una naturale conseguenza dell’evoluzione del mercato e delle esigenze sempre più complesse dei clienti.
“Essere semplicemente geometri non basta più. Oggi la committenza è estremamente variegata e chiede competenze avanzate. Ecco perché occorre sviluppare specializzazioni verticali come quella del valutatore immobiliare qualificato, che unisce conoscenza tecnica, capacità analitica e padronanza dei criteri estimativi.”

Gli standard internazionali e il Codice delle Valutazioni Immobiliari
“A livello globale i riferimenti sono gli IVS – International Valuation Standards – e, per l’Europa, gli EVS – European Valuation Standards. In Italia questi principi vengono recepiti nel Codice delle Valutazioni Immobiliari, edito da Tecnoborsa, che rappresenta il punto di riferimento più importante per tutti i professionisti che operano nel campo della stima.”
Negri sottolinea come la conoscenza e l’applicazione di questi standard non siano un vincolo burocratico, ma un vantaggio competitivo:
“Il geometra che adotta questi criteri lavora con maggiore precisione, trasparenza e riconoscibilità. Gli standard garantiscono uniformità nei metodi di valutazione e permettono al professionista di dialogare anche con altri professionisti non tecnici, come commercialisti, notai ed avvocati, oltre a istituzioni private legate al sistema del credito (bancario e leasing), assicurativo e finanziario.”
Un ulteriore aspetto riguarda la possibilità di estendere l’attività del geometra anche a nuovi ambiti professionali:
“Chi lavora secondo standard riconosciuti può collaborare nei procedimenti di sdemanializzazione, nella determinazione della base imponibile ai fini tributari o nelle stime richieste dalle pubbliche amministrazioni. Può inoltre essere nominato CTU o esperto nelle procedure esecutive e concorsuali. In sostanza, l’adozione di standard internazionali apre al geometra nuove opportunità di mercato.”

Due diligence e approccio integrato alla valutazione
Un tema centrale dell’intervista è la due diligence immobiliare, oggi parte integrante del processo di stima.
“La due diligence non è più un aspetto accessorio, ma una componente strutturale della valutazione. Il geometra deve verificare la conformità catastale, edilizia e urbanistica dell’immobile, individuare eventuali gravami o diritti reali che incidono sulla libera circolazione del bene e valutare anche lo stato occupazionale.”
“Una stima corretta non si limita a determinare il valore economico, ma considera l’intero contesto tecnico, documentale e giuridico. In questo senso, il geometra valutatore diventa un consulente completo, capace di individuare criticità e prevenire rischi nelle operazioni immobiliari.”

Innovazione e strumenti digitali
L’intervista tocca anche il ruolo dell’intelligenza artificiale e dei software estimativi nel lavoro quotidiano.
“Le nuove tecnologie non sostituiscono il professionista, ma ne potenziano le capacità analitiche. Oggi possiamo estrarre dati dalle Conservatorie dei Registri Immobiliari, confrontare atti di compravendita, analizzare le informazioni contenute quali le planimetrie catastali, gli attestati di prestazione energetica, i certificati di destinazione d’uso se trattasi di aree, etc. Ogni atto può essere anche geolocalizzato.”
“Il dato immobiliare non è solo il prezzo. È un insieme di caratteristiche quantitative e qualitative – superficie, per gli immobili residenziali, il livello di piano, la presenza dell’ascensore, il numero dei servizi igienici, l’esposizione, la dotazione impiantistica e l’efficienza energetica (da APE), etc. – che devono essere interpretate e contestualizzate per restituire una stima realistica e affidabile.”

I casi studio e le metodiche di stima
Durante l’evento verranno presentati due casi studio pratici, per mostrare come applicare concretamente le metodiche di valutazione.
“Il primo caso studio riguarda la determinazione del valore di mercato di un’unità immobiliare residenziale mediante il metodo del confronto – il Market Comparison Approach (MCA) – basato sull’analisi di compravendite di immobili simili. Il secondo caso, invece, affronta la stima di un’area edificabile attraverso il principio di trasformazione e l’analisi finanziaria DCFA – Discounted Cash Flow Analysis.”
“La complessità della valutazione delle aree edificabili sta nella capacità di prevedere costi, tempi e margini di trasformazione. Si parte dal valore del bene trasformato in output, si sottraggono i costi di realizzazione in input e l’utile d’impresa, e per differenza, attraverso un procedimento di stima diacronico, si determina il più probabile valore di mercato. È un processo che unisce tecnica, matematica finanziaria e conoscenza del territorio.”

Conclusione
“L’obiettivo del Consiglio Nazionale e di Geo.Val. è diffondere la cultura estimativa basata su criteri scientifici e standardizzati. È una sfida che guarda al futuro della professione, perché un geometra valutatore formato e riconosciuto è un professionista in grado di dare risposte concrete, affidabili e misurabili.”

Appuntamento all’8 ottobre per approfondire l’evoluzione dell’estimo immobiliare e le nuove frontiere della valutazione professionale

Maggiori informazioni su www.geoval.it

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